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Locatelli (Prc-Se): solidarietà a Dana e a tutti gli attivisti NoTav vittime di una giustizia double face

17 Set

“Un provvedimento assurdo e persecutorio quello rivolto contro Dana Lauriola. L’attivista NoTav, prelevata dalla sua abitazione di Bussoleno per  essere tradotta in carcere, va la vicinanza e solidarietà di Rifondazione Comunista”, dichiara Ezio Locatelli segretario provinciale Prc-Se di Torino. L’arresto è stato eseguito alle 6 di questa mattina, quando era ancora buio, in applicazione della condanna a due anni di reclusione per una dimostrazione NoTav del 2012 al casello dell’autostrada del Frejius alla quale Dana aveva partecipato in qualità di speaker.  Condanna eseguita dopo che il Tribunale di sorveglianza aveva respinto la richiesta di misure alternative alla detenzione. Motivo: l’attività di denuncia e di protesta portata avanti in questi anni dall’attivista NoTav. “Un provvedimento inaudito, dal sapore vessatorio nei confronti di chi conduce una lotta volta alla salvaguardia dell’ambiente e della salute contro un’opera insensata, di grande spreco di denaro pubblico”, continua Locatelli. “Dana è vittima di una giustizia double face, debole con i forti, forte con i deboli. Il ricorso smodato alle forze di polizia, alle aule di giustizia, alla repressione non fermerà la giusta e sacrosanta protesta di una valle. Fermiamo la megaopera speculativa, respingiamo la repressione, chiediamo libertà per tutti gli attivisti NoTav con la forza della mobilitazione”.

Valsusa – Locatelli (Prc-Se): lo sgombero del presidio dei Mulini non fermerà la lotta. Il Prc con chi si oppone al Tav

24 Lug

Questa mattina forze di polizia e personale Telt (la società incaricata di costruire la linea di Alta Velocità Torino Lione) sono intervenuti per sgombrare e distruggere il presidio NoTav dei Mulini in Valsusa. All’operazione di forza si sono opposti, “ovviamente in modo pacifico”, attivisti NoTav che sono saliti sugli alberi e sui tetti degli edifici della zona. Per Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino ”siamo in presenza di un atto di forza, uno dei tanti, con cui si pensa di procedere nei lavori di realizzazione di un’opera la cui inutilità e distruttività è ormai acclarata da un sempre maggior numero di enti, organismi, esperti nazionali e internazionali. L’Alta Velocità Torino Lione non serve a nulla tranne a quanti la vogliono realizzare a tutti i costi per evidenti interessi economici affaristici. Interessi che hanno preso il sopravvento sull’interesse pubblico. La politica della repressione e delle ruspe perorata e messa in atto da Governo nazionale e Regione Piemonte non fermerà la resistenza e la lotta notav in Valsusa. La lotta andrà avanti fino a quando non sarà fermata la realizzazione di un progetto che è semplicemente dissennato. Rifondazione Comunista è a fianco di quanti conducono questa lotta”.

Torino NoTav – Locatelli* (Prc-Se:): boicottare scelte dissennate. Flash mob contro l’iniziativa protav della Regione Piemonte

2 Lug

No ai vertici truffaldini sulle Grandi Opere. Domani, a partire dalle ore 9,30, saremo in piazza Castello davanti alla sede della Regione con un flash mob per contestare l’adunata delle associazioni imprenditoriali e di categoria, sindacati, ordini professionali voluta dalla Regione Piemonte, adunata volta a chiedere la prosecuzione dei lavori del Tav in Valsusa. Ci chiediamo come sia possibile pensare di andare avanti da parte di Regione e Governo in ordine a un progetto affossato dalla Corte dei Conti dell’Unione Europea, contestato da una sfilza di amministrazioni locali, ultimo in ordine di tempo la contrarietà espressa dal sindaco di Lione. Invece che aprire una pausa di riflessione, alla luce dei molti e autorevoli pronunciamenti di contrarietà, i fautori Tav sembrano animati dalla rabbiosa volontà di volere andare avanti a qualsiasi costo. Troppo succulento il boccone dei guadagni derivanti dalla realizzazione di opere anche se inutili e insostenibili dal punto di vista ambientale. Nulla a che vedere con i problemi della mobilità e l’interesse pubblico. Signori del governo regionale e nazionale invece che fare vertici su megaopere inutili impegnatevi in tema di sanità, istruzione e trasporto pubblici, di tutela del territorio  e ambiente! Come parte del movimento NoTav Rifondazione Comunista si batterà fino in fondo per boicottare scelte dissennate e di grandissimo spreco di denaro pubblico.

Video del presidio:

*Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se Torino

Valsusa – Locatelli (Prc-Se): ascoltate il sindaco di Lione contrario al Tav. L’ottusità del governo produce solo danni

1 Lug

“Andare avanti col paraocchi produrrà solo danni alla collettività”, sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino a proposito delle dichiarazioni rese oggi dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. La Ministra ha detto di volere tirare avanti con l’Alta Velocità Torino Lione pure a fronte delle dichiarazioni di contrarietà del sindaco di Lione Grégory Doucet che ha definito l’opera <sbagliata>. Sbagliata ancor più tenuto conto di <una linea già esistente sufficiente per i  treni che vi devono circolare>. Prima ancora del primo cittadino di Lione l’opera era stata definita sostanzialmente inutile ed economicamente insostenibile dalla Corte dei Conti dell’Unione Europea. “Quale altro pronunciamento contrario ci vuole per fermare l’Alta Velocità Torino-Lione? Le esternazioni della Ministra del Pd sono semplicemente segno di ottusità politica” continua Locatelli. “La Torino Lione è un progetto insensato che risponde unicamente agli interessi speculativi di grandi gruppi privati. Non possiamo tollerare che il governo si trasformi in un comitato d’affari. Visto che non sembrano bastare i tanti pronunciamenti contrari l’opera della vergogna andrà fermata con la forza della mobilitazione NoTav. Rifondazione Comunista ci sarà”.

Locatelli (Prc-Se): Indecente la ripresa militarizzata dei lavori del Tav in Valsusa. Resistere, resistere, resistere

22 Giu
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E’ indecente. La devono smettere di fare la guardia a un bidone che contiene un progetto spazzatura. Centinaia di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa sono intervenuti per cercare di isolare e sgomberare il presidio Notav in corso nei pressi della zona dei Mulini. Il presidio ha avuto inizio ieri per iniziativa del coordinamento dei comitati NoTav al fine di contrastare la ripresa dei lavori di allargamento del cantiere di Alta Velocità, ripresa decisa all’indomani della sonora bocciatura da parte della Corte dei Conti europea. Una decisione dissennata presa in fretta in furia contro ogni logica che non sia quella di una prova di forza. Solo qualche giorno fa è stato resa nota l’analisi della Corte dei Conti europea riguardo la megaopera. Una stroncatura a tutto tondo: l’opera è antieconomica, basata su una stima di traffico inventati di sana pianta, di 8 volte superiore ai flussi reali, prevista su elevatissimi costi ambientali. Un progetto senza fondamento, semplicemente insostenibile. Il fatto che il Governo e la lobby trasversale del Tav vogliano andare avanti, costi quel che costi, è semplicemente intollerabile. Resistere, resistere, resistere è l’unica risposta possibile contro un cantiere vergogna.. La lotta NoTav ha e avrà il nostro pieno appoggio.

Locatelli (Prc-Se): una provocazione di chi ha la coscienza sporca il tentativo fallito di cancellare la scritta “Tav=Mafia”

28 Mag

Una provocazione, una operazione di depistaggio quella inscenata questa sul Monte Musiné da alcuni militanti di Fratelli d’Italia. Militanti di destra che hanno trasformato la scritta “Tav=Mafia” che da anni campeggia all’imbocco della Valsusa in “No Mes”. “E’ evidente il gioco sporco di questa formazione di destra: confondere le acque, cercare di spostare l’attenzione dai troppi scheletri nell’armadio, dai troppi esponenti arrestati per associazione per delinquere di tipo mafioso o voto di scambio con la ‘ndrangheta” sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino. “Uno di questi l’ex assessore regionale ed ex esponente piemontese di Fratelli d’Italia Roberto Rosso – un Si Tav sfegatato -, accusato di scambio elettorale politico-mafioso. Nessuno può far finta di non sapere delle infiltrazioni delle cosche mafiose nei lavori del Tav e più in generale delle Grandi Opere. E’ bene ricordare, anche a proposito di Mes, che il provvedimento fu varato nel 2012 dal Parlamento contando sul voto favorevole o sull’assenza voluta di gran parte di esponenti di primo piano entrati poi a far parte di Fratelli d’Italia. Piaccia o no la scritta No Mes – noi sì come Rifondazione Comunista, realmente e da sempre, siamo contro il Meccanismo europeo di stabilità – fa tutt’uno con Tav=Mafia. In ogni caso attivisti del movimento NoTav hanno già provveduto in queste ore a ripristinare la scritta che sintetizza molto bene l’irrinunciabile battaglia contro una opera speculativa che si vorrebbe realizzare, Mes o non Mes, con grande spreco di denaro pubblico”.

Locatelli (Prc-Se): gli industriali insistono col Tav per uscire dalla crisi. Non hanno capito nulla

8 Apr

“A leggere le parole di Corrado Alberto, presidente di Api (associazione piccole medie imprese) torinese viene proprio da dire che lorsignori perdono il pelo ma non il vizio”, dichiara Ezio Locatelli, segretario provinciale di Torino di Rifondazione Comunista. Nel chiedere che si rimetta in moto al più presto la macchina produttiva il presidente Api, in un’intervista odierna, propone la sua ricetta per uscire dalla crisi del momento: “ricreiamo lo stesso spirito con cui sbloccammo la Tav”. Avanti tutta con la realizzazione di grandi opere infrastrutturali, a cominciare dalla Tav, e quant’altro possa rappresentare un volano per la ripresa economica per la città. “In pratica – continua Locatelli –  si continua a pensare dentro una logica fisiologica dello sviluppo sin qui intervenuto e non si opera, a partire dalle problematiche emerse in queste settimane di emergenza coronavirus, nessuna transizione verso un nuovo modello di sviluppo. Un modello non più imperniato sulle privatizzazioni, taglio della spesa sociale e sanitaria, devastazione ambientale, flessibilità del lavoro ma incentrato sul rilancio dell’intervento pubblico avendo come priorità la produzione di beni socialmente utili, la salvaguardia delle risorse naturali, l’economia della conoscenza, la cura delle persone. Avendo come priorità la manutenzione del territorio e delle infrastrutture esistenti visto i disastri continui cui dobbiamo assistere. Detto in breve un modello economicamente e socialmente sostenibile.

Le parole del presidente dell’Api confermano, una volta in più, che  siamo in presenza di una classe padronale che non sa andare oltre i propri interessi economici. Siamo in questo momento chiamati tutti  a contrastare una grave emergenza sanitaria che sta lasciando un lungo strascico di sofferenze e morti ma proprio in ragione di ciò non permetteremo che governi e potenti di turno si dispongano a farci tornare al punto di partenza. Il bene comune, le tutele sociali, il miglioramento del livello di vita delle persone è cosa ben più importante degli interessi di quanti non sanno andare oltre il proprio naso”.

Torino – In tanti alla manifestazione notav. Acerbo e Locatelli (Prc-Se): basta repressione. Iniziativa Ferrero a livello europeo

11 Gen

Chi pensava di infliggere un duro colpo al movimento notav ha da ricredersi su tutta la linea. La carcerazione di Nicoletta Dosio, storica esponente notav, ha innescato un ampio movimento di ripulsa per una strategia repressiva che ha superato ogni parvenza di liceità. Lo dimostra la grande partecipazione alla manifestazione di oggi, così come i tanti presidi e le tante prese di posizione di solidarietà a Nicoletta e agli altri arrestati di questi giorni. Rifondazione Comunista è stata tra le principali protagoniste di una mobilitazione che ha interessato decine di città italiane. Anche oggi Rifondazione Comunista è stata presente in forze. “Siamo stati presenti– sostengono Maurizio Acerbo e Ezio Locatelli, rispettivamente segretario nazionale provinciale Prc-Se, presenti alla manifestazione – in solidarietà a una compagna che è stata in tanti anni in prima fila nelle lotte ambientali e sociali del Paese; siamo stati presenti come parte integrante di un movimento che ha avuto il merito di portare avanti una battaglia contro un’opera inutile, affaristica, dissipativa di risorse pubbliche. Nel chiedere che sia data piena libertà a Nicoletta chiediamo che la stessa cosa sia fatta nei confronti di quanti sono stati ingiustamente arrestati per aver partecipato a proteste notav. Le lotte sociali non si arrestano soprattutto se portate avanti in difesa dell’ambiente, della salute e dell’interesse pubblico di una comunità e dell’intero Paese”. Il Prc, tramite il vicepresidente della Sinistra Europea Paolo Ferrero, oggi a Berlino per un incontro della Sinistra Europea, si è attivato per una iniziativa a livello di parlamento europeo perché sia ridata libertà a tutti i notav.

 

 

Le lotte sociali non si arrestano

9 Gen

di Ezio Locatelli*

Sabato 11 a Torino ci sarà la prima grande manifestazione di popolo dell’anno nuovo. Una manifestazione in risposta alle politiche di criminalizzazione del movimento notav in Valsusa. Politiche che al di là di aver raggiunto forme estreme in valle rischiano, se non contrastate, di fare testo, di essere estese sul piano nazionale.

L’arresto di Nicoletta Dosio, storica attivista notav, per una dimostrazione pacifica di sette anni fa, è apparso talmente ingiusto, insensato da aver sollevato una marea di reazioni critiche, di proteste politiche, di attestazioni di solidarietà. Tra le tante emblematica quella dei docenti del liceo scientifico di Bussoleno dove Nicoletta ha insegnato per molto anni:” assistiamo a una realtà in cui una donna mite, incapace di atti violenti nei confronti di persone e animali, colpevole di un reato “irrisorio”, viene condannata a un anno di carcere in un Paese dove invece chi si è macchiato delle peggiori stragi, delle frodi più eclatanti, vive libero e indisturbato”. Ma al di là della reazioni corali in valle ancora una volta la vicenda Tav è assurta a questione nazionale, di riferimento delle tante realtà in lotta contro un modello di sviluppo distruttivo di ambiente e democrazia. Quella che doveva essere una operazione da condurre il più possibile in sordina, la carcerazione di una esponente notav di primo piano alla vigilia del Capodanno, si è capovolta nel suo contrario, in un innesco politico di ripulsa di una strategia repressiva che ha superato ogni parvenza di liceità. Una strategia che ha trasformato il progetto di realizzazione di una megaopera, motivata da stime e previsioni di traffico inventate di sana pianta, in un’impresa economica e militare di sottomissione violenta di un intero territorio. Da qui la riduzione dell’opposizione alla linea di Av in Valsusa a mero problema di ordine pubblico, l’accanimento nei confronti di chi combatte contro la distruzione accelerata dell’ambiente e la perdita di controllo democratico, contro un’opera inutile, affaristica, balzata più volte alle cronache per l’intreccio di malaffare, illegalità, criminalità.

Sabato una moltitudine di persone provenienti da diverse parti del Paese scenderà in piazza perché sia restituita piena libertà a Nicoletta e a tutti gli attivisti notav sottoposti ingiustamente a misure restrittive. Scenderà in piazza per dire no a un sistema che si fa schermo di parole come modernizzazione, sviluppo per portare avanti una vera e propria rapina ai danni della collettività. Oltre a ciò la manifestazione sarà l’occasione per dire no ai venti di guerra di appropriazione di risorse che spirano in questo momento in diverse parti del mondo. Una manifestazione che a partire dalle vicende di uno specifico territorio può e deve tradursi nella volontà di battersi a tutto campo contro soprusi, ingiustizie, saccheggio di risorse ambientali, guerre. Il mondo che vogliamo è altro, è un mondo di pace, di giustizia sociale e ambientale.

                                                                               *segretario provinciale Prc-Se Torino

Video

Fiaccolata a Bussoleno per Nicoletta Dosio

1 Gen

Presenti, tra gli altri, Paolo Ferrero, Ezio Locatelli, Fabio Panero di Rifondazione Comunista alla fiaccolata di Bussoleno per chiedere la liberazione di #Nicoletta e di tutti gli attivisti notav ingiustamente arrestati. Diverse migliaia di persone presentii. Contro arresti assurdi, contro l’occupazione militare della Valsusa, contro la strategia della criminalizzazione della protesta, contro la limitazione di diritti democratici fondamentali manifestare, disobbedire, resistere è un dovere. Avanti con la lotta notav.

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