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Val di Susa: sabato 12 giugno con il movimento No Tav contro il capitalismo dei disastri

10 Giu
520 idee su Pistoia nel 2021 | cultura, abandoned buildings, ospedale  abbandonato

Sabato 12 giugno saremo in Val di Susa alla marcia popolare NoTav. Ci saremo per ribadire la richiesta di uno stop immediato alla realizzazione di grandi opere inutili che distruggono l’ambiente, il territorio, opere che sono fonte di spreco di enormi quantità di denaro pubblico. Il Tav in Val di Susa è una di queste opere assurde. Ci avevano detto che dopo l’emergenza pandemica nulla doveva rimanere come prima, che bisognava dare priorità agli investimenti in materia di tutela della salute, protezione ambientale, servizi alla persona, produzioni e lavori socialmente utili. Tutte balle. Siamo alle solite, a scelte di politica economica caratterizzate da una profonda estraneità ambientale, all’interesse pubblico, rivolte unicamente a fare gli interessi di grandi cordate affaristiche finanziarie; a scelte imposte con la prevaricazione, colonizzando di un intero territorio. Contro il saccheggio ambientale e delle risorse pubbliche, contro la repressione delle manifestazioni di protesta e del dissenso non un passo indietro. Il movimento di lotta popolare sconfiggerà “il capitalismo dei disastri”. Un’altra idea di mobilità e di sviluppo è possibile.

Paolo Ferrero, vicepresidente della Sinistra Europea

Ezio Locatelli, segretario provinciale Rifondazione Comunista di Torino

Torino – Insensate le nuove denunce e misure cautelari a carico dei No Tav

22 Mar
Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, persone che camminano, persone in piedi, attività all'aperto e folla

Siamo alle solite, la Procura della Repubblica di Torino non rinuncia a perseguire i No Tav per fatti che vengono caricaturati sino all’inverosimile. A due anni di distanza dal corteo del Primo Maggio del 2019 trenta manifestanti No Tav sono stati denunciati e altri tredici sono stati colpiti da misure cautelari (un arresto domiciliare, tre divieti di dimora a Torino e nei Comuni della val Susa e nove obblighi di presentazione) per aver tentato di scavalcare il Pd e di connotare il corteo come NoTav. Naturalmente, come da copione, nella ricostruzione dei fatti che ne sono seguiti (cariche di polizia, manganellate, tafferugli) tutto viene posto a carico dei manifestanti. Tra i colpiti da misure cautelari ricorre il nome di Dana Lauriola, l’attivista No Tav che sta scontando una incredibile condanna a due anni per aver partecipato a una manifestazione pacifica impugnando un megafono, accusata ancora una volta di aver preso parola col megafono in occasione del corteo del primo maggio. Questi provvedimenti vessatori, senza senso, non fermeranno la lotta NoTav. Il loro unico risultato è di motivare ancor più un lotta giusta. Avanti con la lotta NoTav. Ezio Locatelli segretario provinciale Prc-Se di Torino

Locatelli (Prc-Se): la detenzione di Dana e di altri attivisti NoTav non è giustizia, è persecuzione. Oggi saremo davanti al carcere Le Vallette contro la criminalizzazione del dissenso

30 Gen

Oggi parteciperemo al presidio di solidarietà, a sostegno di  Dana Lauriola e di tutti gli attivisti  ingiustamente criminalizzati per il loro impegno Notav, che si terrà davanti al carcere le Vallette di Torino.  Un presidio contro le condizioni di sovraffollamento e di mancato rispetto dei diritti umani in cui versano le carceri. Dana è detenuta nel penitenziario  per scontare la condanna a due anni di reclusione comminata qualche mese fa per aver partecipato, nel lontano 2012, a un presidio pacifico contro la realizzazione di un’opera inutile e distruttiva, l’AV Torino Lione. Una condanna assurda, vergognosa, negando oltretutto il ricorso a qualsiasi tipo di pena alternativa,  cosa che ha indotto anche Amnesty International a prendere posizione contro “ il clima di criminalizzazione del diritto d’espressione e di manifestazione non violenta, garantiti dalla Costituzione e da diverse norme internazionali” .  Un clima di criminalizzazione  che si sta rivolgendo contro tante  forme di dissenso come per esempio i blocchi stradali e ferroviari a cui fanno solitamente ricorso lavoratori, ambientalisti, pacifisti, attivisti sociali per far sentire la loro voce. Una giustizia debole con i forti, forte con i deboli. Questa non è giustizia, questa è persecuzione contro cui è importante mobilitarsi.  

Locatelli* (Prc-Se): Tav e sanità, lo spot inverosimile della direttora Asl To3

29 Gen

Su Tav e sanità – un binomio inverosimile – c’è chi dà mostra di avere le traveggole. Secondo la direttora Asl To3 Franca Dall’Occo, fresca di nomina regionale, “lo sviluppo dei cantieri legati alla realizzazione del Tav sarà una opportunità da cogliere per il nosocomio segusino”. Avete capito bene. La direttora generale, fresca di nomina regionale, alla domanda di un periodico locale sulle prospettive che riguardano l’ospedale di Susa, esordisce ponendo in relazione lo sviluppo dei cantieri con il nosocomio segusino. Non si capisce bene se l’opportunità da cogliere è legata ai finanziamenti cosiddetti compensativi che saranno elargiti per cercare di mettere a tacere l’opposizione al Tav oppure se è legata al prevedibile aumento di infortuni e di malattie nei luoghi di lavoro e di vita. In ogni caso così non dovrebbe parlare la direttora di una azienda sanitaria. Il Tav in Valsusa oltre che inutile, un immane spreco di risorse pubbliche, è un’opera che comporta ricadute assai pesanti dal punto di vista dell’integrità dell’ambiente, delle emissioni inquinanti, della salute delle persone. Invece che occuparsi di fare spot a un’opera di tal genere, in ossequio a chi l’ha nominata, la nuova direttora si occupi di fare il suo mestiere, di garantire il rilancio e la riqualificazione della sanità pubblica.  

                                        *Ezio Locatelli, segretario provinciale di

                                              Rifondazione Comunista Torino    

Locatelli* (Prc-Se): maxisentenza dimezzata per i No Tav. In ogni caso con la repressione non si ferma una lotta giusta

22 Gen

Concordiamo con l’avvocato Gianluca Vitale che la riduzione drastica delle pene, l’assoluzione e l’annullamento di sanzioni amministrative per buona parte degli  imputati No Tav deciso dalla Corte d’appello di Torino nella seduta di ieri in riferimento agli scontri avvenuti alla Maddalena del 2011  dimostra che “l’impianto accusatorio iniziale era un minestrone”. Un minestrone posto in dubbio dalla Cassazione due anni fa.  In ogni caso noi continuiamo a pensare che sia ingiusto colpire unilateralmente chi tenta di resistere alla distruzione di una Valle. I veri responsabili di violenza e vandalismo sono i fautori di un’opera inutile, distruttiva, la cui realizzazione danneggia irreparabilmente una intera valle e non solo.  Sta di fatto che nei loro confronti così come delle forze dell’ordine che in non pochi casi si sono contraddistinte per interventi brutali  non è mai  stata presa in considerazione sanzione alcuna. Con la repressione non si ferma una lotta giusta. Avanti con la lotta NaTav.

                                                                                 *segretario Prc-Se di Torino

Torino – Rifondazione Comunista col movimento Notav contro gli sprechi di risorse per grandi opere inutili. Più risorse alla sanità e ai servizi pubblici

2 Dic

Rifondazione Comunista aderisce alle manifestazioni che si terranno in questi  giorni a Torino e in Valsusa per dire No allo spreco di risorse pubbliche in grandi opere inutili e chiedere che le stesse siano impegnate per rilanciare il complesso della sanità pubblica e dei servizi sociali. Per Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino “è uno scandalo che si continui a buttare soldi dalla finestra per opere che oltre a essere inutili e fonte di spreco sono in rotta di collisione con il territorio e la necessità di arginare la folle corsa all’aumento delle emissioni climalteranti. Tanto più in presenza dei tagli inaccettabili operati alla sanità pubblica e ai servizi alla persona, tagli che hanno ridotto drasticamente la capacità di risposta del sistema sociosanitario. Come attestato dal recente rapporto Rota il sistema sanitario del Piemonte e Torino, quanto a dotazione di posti letto, personale medico, strumentazioni sanitarie, a servizi di assistenza domiciliare integrata, è peggiorato rispetto ad altre realtà. Un peggioramento dovuto ad anni di politiche restrittive e privatizzazioni perseguite indistintamente dalle giunte di centrodestra e centrosinistra che si sono susseguite alla guida della Regione. Bisogna dire basta a questo scempio di beni pubblici volto a favorire gli interessi affaristici di grandi gruppi privati. Basta con la repressione di chi si batte contro questo scempio. Mobilitiamoci per la produzione di beni pubblici necessari alla vita e alla salute delle persone”.      

Torino – Locatelli* (Prc-Se): Finiamola con le ipocrisie e la corsa folle al Pil e ai consumi. Prima viene il diritto alla salute e al reddito

30 Nov

Di questo passo non occorre essere dei grandi esperti per dire del rischio altissimo di una terza ondata di contagio da coronavirus. Come se non bastasse, dopo un lockdown di facciata, tutto ordinato intorno ai comportamenti individuali e al ruolo irrinunciabile delle attività produttive, si è dato la stura ai consumi natalizio che ieri ha portato le folle nel centro di Torino. Altro che distanziamento sociale. Per molti aspetti è peggio che nel periodo estivo. Tutto deve soggiacere ai meccanismi della produzione e del consumo, indipendentemente dai rischi per la salute. Non si fermano le produzioni degli F35 a Novara, non una delle fabbriche toccate dal contagio sospende le attività, si inneggia alla ripresa dei lavori nei cantieri della Torino Lione. Come se non bastasse il presidente Cirio vorrebbe anche l’apertura delle piste da sci. In compenso le scuole per tante, troppe inadempienze in tema di trasporti, scaglionamento orari, aule, dotazione di insegnanti, coperture sanitarie rimangono chiuse. La scuola, ultima ruota del carro, una vera e propria vergogna degna di un paese incivile! Appellarsi alla mera responsabilità delle persone, nel contesto di una serie di inadempienze istituzionali, come fanno in queste ore Cirio, l’assessore regionale Icardi e altri ancora è pura ipocrisia. Così non va. Alla logica del profitto al primo posto contrapponiamo il primato del diritto alla salute, la qual cosa comporta l’interruzione di tutte le attività non essenziali e al contempo l’adozione di adeguate misure di garanzia del reddito per tutti. Nessuna disponibilità da parte nostra a subire una situazione incresciosa che sta precludendo la possibilità di uscire da una situazione di grave rischio sanitario.     

                                    *segretario provinciale Rifondazione Comunista Torino

Gioiamo per la rimessa in libertà di Nicoletta. No alla repressione e alle reclusioni ingiuste dei NoTav

15 Nov

Da oggi la compagna Nicoletta Dosio è tornata in libertà dopo aver scontato la condanna a un anno di reclusione per aver partecipato, nel lontano 2012, a una pacifica protesta No Tav. “Una condanna ingiusta, assurda così come ingiuste e assurde sono le innumerevoli misure restrittive emanate nei confronti di attivisti Notav rei di aver difeso la Valsusa da un’opera distruttiva e inutile” sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino. “Un’opera – continua Locatelli – che si vuol portare avanti, costi quel che costi, ricorrendo non solo a operazioni truffaldine ma fomentando la repressione di chiunque faccia opposizione. L’AV Torino Lione, come ogni altra grande opera, fa parte dell’espansionismo del capitale. Contro questo espansionismo che non si fa scrupolo di distruggere un intero territorio è giusto condurre una ferma opposizione. Oggi è un giorno di gioia per la fine di una reclusione ingiusta, una reclusione che Nicoletta ha affrontato con grande dignità e a testa alta, nella consapevolezza delle insopprimibili ragioni del movimento NoTav. In ogni caso il suo ritorno in libertà non cancella l’ingiustizia nei confronti suoi e di tanti altri attivisti perseguiti o messi in carcere per la loro disobbedienza attiva a un’opera speculativa. Non c’è repressione che possa fermare una lotta giusta. Libertà per tutti i NoTav. Avanti con lotta”.

Valsusa – repressione NoTav senza fine. A Nicoletta contestato il reato di evasione. Una vergogna.

6 Ott

Adesso che fate, volete rimettere in carcere Nicoletta Dosio? Una ipotesi invereconda a proposito della notizia di oggi che a Nicoletta, esponente di spicco del movimento NoTav è stato contestato il reato di evasione dagli arresti domiciliari. L’accusa che le viene mossa è quella di aver mosso alcuni passi fuori dalla sua abitazione per un gesto di affetto e di solidarietà nei confronti di Dana Lauriola, altra attivista Notav di Bussoleno – stesso comune di Nicoletta – ingiustamente arrestata. Siamo al parossismo più completo. Nell’esprimere piena solidarietà a Nicoletta, a Dana nonché ad altri attivisti NoTav rei di aver manifestato pacificamente nel lontano 2012 a un casello autostradale della Torino Bardonecchia, esprimiamo la nostra indignazione per provvedimenti giudiziari degni dei peggiori sistemi autoritari, provvedimenti volti a colpire ogni atto di disobbedienza civile che hanno il sapore della mera persecuzione. Non saranno certo questi provvedimenti a fermare una lotta giusta, sacrosanta contro un’opera inutile, distruttiva, affaristica. Se non volete continuare a coprirvi di vergogna ridate libertà a Nicoletta, a Dana e agli attivisti NoTav.

Terzo appuntamento Festa in Rosso – Rifondazione Comunista Torino

24 Set

A CHE PUNTO È LA LOTTA #NOTAV

INCONTRO PUBBLICO DOMENICA 27 SETTEMBRE – ORE 10:00
Piazza del Mulino Varesio – #Bussoleno (TO)
Nonostante i molti e autorevoli pronunciamenti critici o di contrarietà alla linea di AV #Torino #Lione – tra questi la sonora bocciatura della Corte dei Conti Europea – i fautori Tav sembrano animati dalla rabbiosa volontà di andare avanti a qualsiasi costo. Invece che investire in tema di sanità, istruzione e trasporto pubblici, di tutela del territorio e ambiente si sprecano montagne di soldi in un’opera insensata che risponde unicamente agli interessi speculativi di grandi gruppi privati. Interessi che si pensa di imporre criminalizzando quella che è la giusta e sacrosanta protesta di una valle.
Fermiamo la megaopera, respingiamo la repressione. Libertà per tutti le/gli attiviste/i NoTav!
INTERVENGONO:
– Mario Cavargna (presidente Pro Natura Piemonte)
– Maurizio Poletto (responsabile CGIL Valsusa)
– Valentina Cancelli (Gruppo Clima Valsusa)
– Emanuele D’Amico (avvocato, LegalTeam NoTav)
– Massimo Zucchetti (dovente universitario)
– Paolo Ferrero (vicepresidente sinistra europea)
COORDINA:
Ezio Locatelli (segretario provinciale #Prc-Se Torino)
A seguire, ore 13.00, pranzo sociale all’

Osteria La Credenza
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO VENERDÌ 25 SETTEMBRE: tel 338 1170772 (Marisa) – email festainrossotorino@gmail.com